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  • Giorno Cinquantasette – E domani come la mettiamo?

    Amici e lettori tutti, e domani come la mettiamo con l’apertura della Fase 2? Dobbiamo azzerare il conteggio dei giorni della Fase uno? Oppure, visto che anche se volessimo non potremmo andare a Trento o a Bologna senza problemi, ci consideriamo ancora in lockdown e quindi continuiamo nella nostra numerazione? Il dubbio ci attanaglia!

    E’ stata una domenica quasi estiva tra appelli alla moderazione per domani e ipotesi per il futuro. A partire dal giorno 10 maggio circa tutti gli occhi saranno puntati ai numeri giornalieri che, se si dimostrassero in aumento, creerebbero la necessità di ulteriori chiusure generalizzate. E francamente, pur con tutte le precauzioni (insufficienti) messe in atto è evidente che ci stiamo affidando all’arrivo della primavera e magari ad una attenuazione del virus. Speriamo che la fortuna, perché di questo si tratterà, ci assista.

    C’e’ anche la guerra dei sondaggi in atto. Guarda caso quelli di oggi puniscono Renzi che ha detto in settimana di far cadere il governo.. quale stranezza. Mentre gli altri partiti rimangono più o meno stabili e francamente tutti questi titoli sui giornali attorno all’un per cento in più in meno basato su qualche centinaio di telefonate.. francamente ci fa abbastanza ridere. In pratica se cinque persone hanno digerito male e rispondono male al telefono un partito può crollare nei sondaggi 😀

    Da bravi smanettoni del Web, forse l’unica cosa che ci ha colpita oggi è stata la risposta che ha dato Salvini ad un utente durante la sua diretta che gli aveva detto che la sua casa era misera. E lì Salvini al volo gli ha detto che lui ha la casa che gli hanno concesso Dio e la fortuna. Bellissima risposta, sopratutto data al volo. Stiamo assistendo spesso ad una crocifissione del personaggio e delle sue uscite ma, francamente, le critiche gli gli vengono rivolte ci convincono molto poco. Secondo noi visto che, salvo sconvolgimenti epocali, non andremo a votare prima del 2023 Salvini sta facendo benissimo, testando un pò la sua base su vari argomenti e concedendo temporaneamente un pò di spazio alla Meloni, per poi andarselo a riprendere quando fosse effettivamente necessario. E dubitiamo che saremo smentiti su questo scenario.

    La nostra giornata è stata dedicata al riposo anche se un filo di smart working non è mancato. Questa ripartenza scatenerà una settimana impegnativa e bisognerà essere pronti. Vi invitiamo a questo proposito a guardare le nostre proposte relative ai servizi aziendali che trovate nel menù di questa pagina, magari c’è qualcosa che vi può interessare e addirittura servire!

    L’immagine che conclude questo sobrio editoriale di oggi ci è stata ispirata dalla bellissima giornata di oggi, che faceva solo pensare all’estate imminente. E la usiamo per augurare a tutti voi e a tutto noi che possiamo trascorrere un po’ della nostra estate su di una spiaggia così. Amici, sarà una settimana molto stressante, come sempre tenete duro e a domani.

  • Giorno Cinquantaquattro – Renzi fa cadere il governo Conte

    Amici e lettori tutti, ci dispiace dirlo perché il premier stava anche simpatico ma oggi il buon Matteo Renzi gli ha dato il preavviso di sfratto alla fine dell’emergenza sanitaria che (guarda caso) non accenna esattamente a finire. Noi ovviamente non immaginiamo nemmeno per un istante che qualcuno abbia un certo interesse a dilatare i tempi del ritorno alla normalità, ci mancherebbe..

    Abbiamo incominciato a dire un paio di settimane fa o forse più che l’attuale governo aveva a nostro parere i giorni contati ma non ci aspettavamo una iniziativa così violenta da parte di Matteo Renzi, tra l’altro sicuramente concordata con il suo omonimo Matteo Salvini. Ma perchè tutto questo interesse a prendere in mano il paese all’inizio di un periodo di crisi economica che durerà sicuramente a lungo e, oltretutto, con il pericolo di una nuova ondata di contagi?

    Le risposte a nostro parere sono molteplici ma tre sono a nostro parere le principali. La prima sta nel fatto che, proprio a causa dell’emergenza, ci sarà una enorme quantità di contributi europei a fondo più o meno perduto da manovrare ed essere nella cabina di regia potrebbe essere molto, molto utile per convogliarli agli amici giusti.

    La seconda è che siamo ovviamente nell’impossibilità di tenere una campagna elettorale e quindi tutti i politici attualmente eletti sono sicuri di mantenere il loro scranno ancora a lungo. Di conseguenza possono anche cercare mosse rischiose visto che nel breve non saranno sottoposti al giudizio elettorale. E di questa opportunità in particolare si sta fregiando Renzi, forte di un numero di parlamentari che non ha niente a che vedere con il suo attuale consenso elettorale.

    La terza, più ipotetica ma non crediamo errata, è che i due Mattei non vogliono farsi prendere in contropiede da una probabile operazione gestita dalle forze politiche che compongono il governo per sostituire il povero Giuseppi con un politico di loro scelta che gestisca la ricostruzione del paese. Noi non vediamo una figura pronta a fare questo ma, a ben guardare, anche Conte era un signor nessuno prima di essere scelto quindi un altro ubbidiente tecnico potrebbero anche trovarlo. Noi non dimentichiamo mai che nel 2022 c’e’ sempre all’orizzonte l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, con tanto di impossibilità di sciogliere le Camere a partire da sei mesi prima.. e a ben giocare con questa possibilità l’inevitabile conclusione è che si ritornerà a votare per le elezioni politiche alla scadenza naturale della legislatura nel 2023.

    Di conseguenza a quest’ultima ipotesi, se i due Mattei vogliono prendere in mano il paese.. devono farlo nei prossimi 3 – 4 mesi. Non di più. E siamo anche convinti che accadrà.

    Cosa dirà l’Europa di tutte queste manovre politiche non è dato sapere ma l’importante è che la BCE continui ad acquistare il nostro debito pubblico come se non ci fosse un domani 🙂 E al momento lo stanno facendo quindi possiamo dormire sonni tranquilli, almeno fino a martedì 5 maggio.

    Nel frattempo la nostra giornata è stata caratterizzata da uno scarsamente produttivo smart working e da poco altro. L’unica cosa da segnalare è che siamo riusciti a ridurre l’aumento di peso durante questa quarantena a meno di 2 kg e questo dopo cinquantaquattro giorni va annoverato tra i grandi successi 🙂

    Dopo che abbiamo dedicato il nostro editoriale agli intrighi della politica romana, non potevamo esimerci dal scegliere una incantevole foto di uno dei più bei scorci di Roma, di gran lunga il nostro preferito. Ci aspettano tempi molto complicati, cari amici. Come sempre, tenete duro e a domani.