(RI)Nasce Vegan Italian People

Cari amici e lettori tutti, ebbene sì: lo storico dominio vip.it si meritava un’altra incarnazione. E quella di oggi però ci è particolarmente cara, visto che oramai sono dodici anni che siamo vegani. Avremmo potuto pensarci prima, detto tra di noi, ma così è.. sono stati anni impegnativi.

Di cosa parleremo? Di quello che vorremo, su questo statene certi. Non abbiamo mai avuto padroni e certo non iniziamo adesso. Se ci saranno vegani da salotto che vanno a mangiare il pasticcio della nonna la domenica.. non preoccupatevi che lo diremo senza pensarci due volte.

Senza colpevolizzare nessuno però. Meglio un cattivo vegano che un onnivoro che ama gli animali, l’importante è non perdere mai di vista l’obiettivo finale, che è sempre quello di aiutare i nostri fratelli animali.

Tash Peterson contro l’Olocausto Animale in Australia

Tash Peterson è una attivista australiana che ha deciso di intraprendere azioni fortissime contro l’olocausto animale in Australia e nel mondo. A parte mostrarsi in pieno inverno solo in lingerie con cartelli assolutamente espliciti in luoghi pubblici, ha intrapreso una campagna contro importanti marchi di moda e il loro utilizzo di prodotti animali nei loro vestiti.

La bella Tash (diminutivo di Natasha) si arma di tutto punto solo del suo corpo ed entra nei mega store dei grandi marchi a dichiarare il loro sciagurato utilizzo di prodotti animali ed ad urlare tutto il suo disappunto. Non a caso le autorità hanno già cercato di marchiarla come terrorista, cosa che francamente essendo una donna di 1.60 per 50 kg e armata solo della sua lingerie e talvolta neanche di quella… ci appare alquanto esagerato a dir poco 🙂

Riusciranno le autorità australiane a farla desistere? Ne dubitiamo anche perché la Tash ha dalla sua parte un bel numero di vegani che la finanzia attraverso Only Fans e quando ci sono i soldini per pagare gli avvocati.. tutto si allunga. A quanto pare tutto il mondo è paese quando ci sono i tribunali di mezzo 🙂

Ecco qui di seguito il video della Peterson alle prese con un noto brand mondiale. Ovviamente censurato ma abbastanza per fare capire con quanto coraggio si muova questa encomiabile ragazza nella sua lotta contro il quotidiano Olocausto Animale.