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  • Giorno Sessantasette – Decreto Rilancio delude le aspettative

    Cari venticinque lettori che ci seguite quotidianamente, dopo la parentesi sportiva di ieri, ecco un breve commento sul decreto rilancio presentato oggi dal Presidente del Consiglio: fa schifo. E per essere un po’ più dettagliati, salvo significativi miglioramenti in sede parlamentare ci sembra molto sbilanciato verso i lavoratori dipendenti e molto poco a favore delle imprese che, almeno ufficialmente, sarebbero il motore del paese.

    Comunque confidiamo che al tempo degli annunci segua qualcosa di più concreto perché, in ogni caso, trattasi di pochi spiccioli. Sembra quasi che il governo stia procedendo con il freno a mano tirato aspettandosi di dover utilizzare reali misure di emergenza più avanti nell’anno. E se, come noi, pensate che a fine ottobre ci dovremo rinchiudere in casa per un altro lockdown, forse il governo ha persino ragione a spostare in avanti l’annuncio delle reali misure necessarie per affrontare l’emergenza.

    Nel frattempo infuria la battaglia all’interno del Movimento 5 Stelle, infuria la battaglia all’interno dello stesso governo per nomine chiave nella macchina dello stato.. e Renzi in questi ultimi giorni non si fa vedere sui giornali, cosa particolarmente preoccupante perché significa che sta operando seriamente per far cadere questo governo 🙂

    In aggiunta a tutto ciò, lunedì 18 dovrebbero riaprire i ristoranti con non abbiamo capito nemmeno noi quanti metri di distanziamento tra i commensali. Non riusciamo a capire se solo noi pensiamo che dimezzare del 50% i posti di un ristorante a parità di tutte le altre spese significa condannarlo al fallimento oppure se c’e’ qualche misterioso cavillo che ci sfugge? Non abbiamo sentito il Premier annunciare che le tasse ai ristoranti sono dimezzate quindi ci dev’essere qualcos’altro. Voi lettori dite che non c’e’ nulla? Forse avete anche ragione… 😉

    Qualcuno ci ha chiesto l’altro giorno “Si’, va bene le critiche ma voi cosa fareste?”. La nostra risposta è semplice: immediata riduzione del 50% di tutte le tasse nazionali e regionali. Questo sarebbe l’unico modo per aiutare effettivamente l’economia. Ma non si può.. e quindi è una sera di pannicelli caldi. Ma non preoccupatevi, cari lettori, i pannicelli caldi finiscono presto e a quel punto rimangono solo le misure necessarie ed ineluttabili, come ad esempio la patrimoniale… di cui avremo tempo per parlarne visto che, sempre a nostro modestissimo parere, a Settembre sarà inevitabile quindi ci sarà tutta l’estate per commentare l’ipotesi..

    La nostra giornata di oggi è stata dedicata a visitare clienti (di persona, che emozione!) e poi ad andare a fare la spesa, cosa che in tempi di Covid è sempre complicata tra mascherine e guanti. Non sappiamo voi, cari lettori, ma noi ci affatichiamo parecchio a fare la spesa bardati così. E, francamente, siamo proprio curiosi di vedere cosa accadrà con l’arrivo dell’estate.

    Amici, visto che oggi abbiamo parlato di politica… chiudiamo il nostro editoriale di stasera con una bellissima immagine di Roma. Speriamo che la bellezza della città eterna faccia ancora una volta da scudo a questa martoriata Italia. Ci saranno grandi difficoltà nei prossimi mesi, sappiatelo. Siate pronti e, come sempre, tenete duro.

  • Giorno Cinquantaquattro – Renzi fa cadere il governo Conte

    Amici e lettori tutti, ci dispiace dirlo perché il premier stava anche simpatico ma oggi il buon Matteo Renzi gli ha dato il preavviso di sfratto alla fine dell’emergenza sanitaria che (guarda caso) non accenna esattamente a finire. Noi ovviamente non immaginiamo nemmeno per un istante che qualcuno abbia un certo interesse a dilatare i tempi del ritorno alla normalità, ci mancherebbe..

    Abbiamo incominciato a dire un paio di settimane fa o forse più che l’attuale governo aveva a nostro parere i giorni contati ma non ci aspettavamo una iniziativa così violenta da parte di Matteo Renzi, tra l’altro sicuramente concordata con il suo omonimo Matteo Salvini. Ma perchè tutto questo interesse a prendere in mano il paese all’inizio di un periodo di crisi economica che durerà sicuramente a lungo e, oltretutto, con il pericolo di una nuova ondata di contagi?

    Le risposte a nostro parere sono molteplici ma tre sono a nostro parere le principali. La prima sta nel fatto che, proprio a causa dell’emergenza, ci sarà una enorme quantità di contributi europei a fondo più o meno perduto da manovrare ed essere nella cabina di regia potrebbe essere molto, molto utile per convogliarli agli amici giusti.

    La seconda è che siamo ovviamente nell’impossibilità di tenere una campagna elettorale e quindi tutti i politici attualmente eletti sono sicuri di mantenere il loro scranno ancora a lungo. Di conseguenza possono anche cercare mosse rischiose visto che nel breve non saranno sottoposti al giudizio elettorale. E di questa opportunità in particolare si sta fregiando Renzi, forte di un numero di parlamentari che non ha niente a che vedere con il suo attuale consenso elettorale.

    La terza, più ipotetica ma non crediamo errata, è che i due Mattei non vogliono farsi prendere in contropiede da una probabile operazione gestita dalle forze politiche che compongono il governo per sostituire il povero Giuseppi con un politico di loro scelta che gestisca la ricostruzione del paese. Noi non vediamo una figura pronta a fare questo ma, a ben guardare, anche Conte era un signor nessuno prima di essere scelto quindi un altro ubbidiente tecnico potrebbero anche trovarlo. Noi non dimentichiamo mai che nel 2022 c’e’ sempre all’orizzonte l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, con tanto di impossibilità di sciogliere le Camere a partire da sei mesi prima.. e a ben giocare con questa possibilità l’inevitabile conclusione è che si ritornerà a votare per le elezioni politiche alla scadenza naturale della legislatura nel 2023.

    Di conseguenza a quest’ultima ipotesi, se i due Mattei vogliono prendere in mano il paese.. devono farlo nei prossimi 3 – 4 mesi. Non di più. E siamo anche convinti che accadrà.

    Cosa dirà l’Europa di tutte queste manovre politiche non è dato sapere ma l’importante è che la BCE continui ad acquistare il nostro debito pubblico come se non ci fosse un domani 🙂 E al momento lo stanno facendo quindi possiamo dormire sonni tranquilli, almeno fino a martedì 5 maggio.

    Nel frattempo la nostra giornata è stata caratterizzata da uno scarsamente produttivo smart working e da poco altro. L’unica cosa da segnalare è che siamo riusciti a ridurre l’aumento di peso durante questa quarantena a meno di 2 kg e questo dopo cinquantaquattro giorni va annoverato tra i grandi successi 🙂

    Dopo che abbiamo dedicato il nostro editoriale agli intrighi della politica romana, non potevamo esimerci dal scegliere una incantevole foto di uno dei più bei scorci di Roma, di gran lunga il nostro preferito. Ci aspettano tempi molto complicati, cari amici. Come sempre, tenete duro e a domani.