Cari venticinque lettori, oggi è stato il giorno delle critiche al Decreto Disastro di ieri. Che poi, diciamolo, in realtà il decreto contiene una valanga di piccole misure fatte per accontentare un po’ tutti e dare un sollievo a tutti quelli che possono averne bisogno. Però non incide sulle cause del problema e per questo ci domandiamo: dove andremo a finire?
Questo governo ci sta pure simpatico però ci voleva qualcuno di molto più coraggioso nel decidere le misure da adottare. Distribuire soldi qui e là è bello, certo ma ridurre del 50% l’importo della tassazione su tutte le attività sarebbe stato molto meglio. Anche perché una misura simile in tempi normali sarebbe stata difficile da digerire, ma sull’onda dell’emergenza coronavirus avrebbe potuto passare tranquillamente.
E dove si è nascosto Salvini con la sua proposta di flat tax??? Cosa aspetta a proporla in maniera decisa? La risposta non è difficile, purtroppo. Aspetta sulla riva del fiume che questo governo venga distrutto dalla crisi economica per poi subentrare e proporre la sua, a questo punto validissima idea. Tra parentesi, Salvini lo scorso agosto è stato scornato nel suo tentativo di prendere la guida del governo.. beh, pensiamo che in questo momento se la rida di nascosto e stia ringraziando tutto quelli che hanno fatto in modo di tenerlo fuori dal governo..
La giornata di oggi è anche improntata all’ottimismo.. abbiamo letto in tre diverse interviste di personaggi prestigiosi che loro sono preoccupatissimi che il governo abbia esaurito tutte le risorse che possono essere mobilitate con il Decreto Disastro e che non sia rimasto niente da mettere in campo ad Ottobre quando la crisi ritornerà. In pratica tutti danno per scontato che il virus ritorni in pompa magna con l’autunno.
Prima di tutto, cari amici menagrami, il nostro misero blog vorrebbe farvi notare che il 3 Novembre si terranno le elezioni presidenziali americane. E quindi fino alla rielezione di Donald Trump non si dovrà parlare del virus, con una censura che farà sembrare quella cinese una passeggiata di piacere. Quindi fino a Novembre niente virus, anche se ci fosse.
Secondo, vi faremmo notare che qui non ci stiamo schiodando da una media di 200 morti al giorno. E tutti parlano solo di riapertura. Quindi, considerazione logica, possiamo vivere con 200 persone al giorno morte di Covid. A nostro avviso è una cosa oscena ma noi siamo solo un misero blog quindi non contiamo niente. Ergo, a 200 morti al giorno possiamo andare anche avanti tranquilli fino a fine anno che tanto non si chiude niente, al massimo si fanno tutta una serie di manovre per migliorare la santificazione degli ambienti (manovre su cui, tra parentesi, abbiamo fortissimi dubbi ma come sempre incrociamo le dita).
Terzo punto, faremmo sommessamente notare che il virus sta spopolando in posti caldi come il Brasile e il Sud-est asiatico, notoriamente con clima equatoriale. Quindi il fetente coronavirus del nostro misero caldo estivo se ne fregherà apertamente e continuerà a stare in giro.
In definitiva, cari amici, il nostro timore è che continueremo a convincere con un numero eccessivo di morti per coronavirus ma che allo stesso tempo ad Ottobre non accadrà niente di particolarmente drammatico se non un aumento dei casi comunque accettabile. Non a caso praticamente raddoppieranno i posti in terapia intensiva nei prossimi mesi. Insomma, questi profeti di sventura non ci convincono appieno.. e comunque se necessario c’e’ sempre la patrimoniale in agguato 😀
Due parole sulla nostra giornata: solito smart working e poi 16 km di corsa. Bisogna tenersi in forma e fluidificare il sangue! 🙂 E poi ancora smart working in serata, da veri stakanovisti 🙂
Amici, stasera per salutarvi abbiamo scelto l’immagine del buon Mario “Draghetto Grisu” Draghi 🙂 Ne avete sentito parlare negli ultimi giorni? No, vero? Ma non pensiate che il buon Mario abbia rinunciato alla poltrona di Presidente della Repubblica nel prossimo futuro, magari dopo un passaggio di novello Cincinnato Primo Ministro. Nel mentre attendiamo che faccia la sua mossa, come sempre tenete duro e a domani.

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