Microsoft scommette su robotica e Industria 4.0

Portare “la potenza di Windows 10 nei robot“. È l’idea presentata da Microsoft al ROSCon 2018 di Madrid, Spagna, dove il colosso statunitense ha mostrato una versione sperimentale di Robot Operating System per Windows.

Sarà la mossa giusta per portare Windows 10 su un miliardo di dispositivi? In casa Microsoft ci sperano. Il sistema operativo oggi è installato su oltre 700 milioni di dispositivi, ed è in costante diffusione, ma è in ritardo sulla tabella di marcia originale: Microsoft voleva raggiungere il miliardo entro metà 2018. Robot Operating System rappresenta un insieme di librerie e strumenti che aiutano le aziende di tutte le dimensioni a creare robot complessi.

Con ROS per Windows gli sviluppatori potranno usare strumenti a loro noti per mettere a punto robot più consapevoli di ciò che li circonda, più facili da programmare e sicuri. A Madrid Microsoft ha mostrato un robot chiamato ROBOTIS Turtlebot 3 basato sulla versione ROS conosciuta come Melodic Morenia. Il robot è in grado di riconoscere la persona più vicina e raggiungerla in modo autonomo. Microsoft ha inoltre tenuto una simulazione all’interno dell’infrastruttura di cloud computing Azure in cui uno sciame di robot è stato capace di muoversi all’interno di un mondo virtuale.

“Le persone sono sempre state affascinate dai robot”, ha spiegato Lou Amadio, Principal Software Engineer della divisione Windows IoT. “Oggi i robot stanno completando le nostre vite, sia al lavoro che a casa. I robot permettono consegne rapide a chi acquista online e molti proprietari di animali si affidano ai robot per mantenere pulita la casa”.

“Le industrie che vedono i vantaggi nell’usare i robot sono diverse e vanno dalla produzione ai trasporti, dall’assistenza sanitaria agli immobili. Con l’avanzamento dei robot, hanno progredito anche gli strumenti di sviluppo. In Microsoft vediamo la robotica dotata di intelligenza artificiale come una tecnologia universalmente accessibile per migliorare le capacità umane“.

Microsoft vuole essere protagonista dei sistemi di produzione di nuova generazione, impegno a cui spesso ci si riferisce con il termine “Industria 4.0“. Per questo l’azienda guidata da Satya Nadella sta lavorando con Open Robotics e ROS Industrial Consortium per Robot Operating System su Windows.

Microsoft ha aderito al consorzio ROS Industrial, nato per estendere le capacità di ROS alla produzione e migliorare la produttività e il ritorno sugli investimenti nei robot industriali.

Malgrado in apparenza Windows sembri passato in secondo piano nei piani di Microsoft, molto concentrata sul cloud computing con Azure, rimane il centro a cui attorno ruota un vero e proprio ecosistema.

Fonte: Fatto Quotidiano

Formazione 4.0 ecco tutti i benefici per le aziende

Sono finalmente partite le detrazioni fiscali per la formazione. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 4 maggio 2018 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico dà attuazione al Piano nazionale “Industria 4.0” previsto dalla legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017).

Il bonus consiste in un credito di imposta fino al 40%, con tetto di spesa a 300mila euro per ogni impresa, per l’acquisizione di competenze utili alla trasformazione tecnologica e digitale. Il credito di imposta può essere usato esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui sono sostenute le spese.

Industria 4.0, i beneficiari delle detrazioni per la formazione

Possono accedere a questa misura tutte le imprese residenti in Italia, le stabili organizzazioni di soggetti non residenti e gli enti non commerciali. Sono invece escluse le imprese in difficoltà.

Usufruiscono del credito di imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
– big data e analisi dei dati;
– cloud e fog computing;
– cyber security;
– simulazione e sistemi cyber-fisici;
– prototipazione rapida;
– sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
– robotica avanzata e collaborativa;
– interfaccia uomo macchina;
– manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
– -internet delle cose e delle macchine;
– integrazione digitale dei processi aziendali.

Successivamente potranno inoltre essere individuate altre tecnologie rilevanti da includere nell’agevolazione.

Per accedere al credito di imposta, le attività di formazione devono essere disciplinate dai contratti collettivi aziendali o territoriali depositati presso l’Ispettorato territoriale del lavoro competente. Il dipendente deve inoltre ricevere un attestato per la partecipazione all’attività formativa.

Formazione 4.0, le spese ammissibili

Sono ammissibili al credito di imposta le spese relative al costo aziendale per le ore o le giornate di formazione seguite dal dipendente.

Il credito di imposta spetta anche se il dipendente è impegnato nell’attività formativa in qualità di docente o tutor.

È ammesso il cumulo con altre forme di aiuto aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili, a condizione che non si superino le intensità massime previste dal regolamento europeo 651/2014.