Giorno Sessantuno – Ci tocca essere d’accordo con la Lagarde!

Amici e lettori tutti, nella follia di questi tempi tutto può accadere, persino essere d’accordo con la Lagarde e le sue dichiarazioni di oggi! Siamo turbati al di là di ogni immaginazione, fino al limite del parossismo! Non aggiungiamo altro per non turbare le signore lettrici che ci seguono, ma con la servetta di Sarkozy non ce lo saremmo mai aspettato.

Riassumiamo per i lettori quello che la Lagarde ha detto alla Corte Costituzionale tedesca: “SUCA!”. E con motivazioni anche particolarmente logiche, aggiungiamo. La ex serva di Sarkozy ha fatto notare alla Corte tedesca che loro rispondono alle istituzioni europee, nel dettaglio e in ordine di importanza alla Corte di Giustizia Europea e al Parlamento europeo, e quindi loro come BCE non risponderanno per nessun motivo a qualsiasi richiesta esterna a questi due soggetti. Brava Christine, Corte tedesca SuCA 😀 😀 😀 😀 . Rimandata la palla nel campo avversario.

Questa simpatica risposta apre però il campo ad un piccolo problemino… e adesso chi risponde alla Corte Costituzionale tedesca? Tecnicamente parlando andiamo in territorio inesplorato e, se proprio dobbiamo ipotizzare uno scenario, dovrebbe toccare alla Bundesbank, la Banca Centrale tedesca, che è anche il primo azionista della BCE.

E se la Bundesbank dicesse che i giudici hanno ragione e che quello che fa la banca di loro proprietà è sbagliato.. che si fa? Sempre a rigor di logica gli altri membri della BCE dovrebbero chiedere alla Bundesbank di uscire dalla proprietà.. e a quel punto cosa fa la Germania.. esce dall’Europa e ritorna al Marco tedesco?

In pratica l’Europa è nelle mani del board della Bundesbank.. e a questo punto confideremmo vivamente nella signora Merkel che non sarà riuscita a influenzare i giudici tedeschi ma sicuramente ha qualche carta a disposizione in più per convincere i solerti funzionari della BuBa (vecchio soprannome di gioventù della Bundesbank ai tempi del marco tedesco 🙂 ad inventarsi una supercazzola epocale come risposta 🙂

Si potrebbe anche ipotizzare uno scenario fantozziano della Bundesbank che dice: “Noi.. e cosa c’entriamo noi con la BCE, siamo azionisti sì ma c’e’ un board indipendente che la comanda , chiedete a loro!” 😀 Insomma, potremmo assistere ad uno scaricabarile su chi deve rispondere alla Corte tedesca che potrebbe essere anche fonte di notevole imbarazzo 🙂 🙂 🙂

Sarà il caso, e ce lo auguriamo vivamente, che per salvare la faccia ai giudici tedeschi qualcuno si metta d’accordo a livello europeo sul come metterci una pezza e, se dovessimo scommettere un euro sulla cosa, punteremmo sul Parlamento Europeo che tanto non conta una beata fava e quindi può pure assumersi questa responsabilità!

L’alternativa è che la Germania approfitti di questa paradossale situazione per uscire dall’Europa, ecco. Ma francamente dubitiamo proprio che, se proprio la Germania fosse alla ricerca di un casus belli, questo sia quello giusto. Anzi, sarebbe difficilmente spiegabile alla pubblica opinione una storia tra legulei.

Stasera andremo a dormire con questo grande dubbio in testa.. nel frattempo la nostra giornata è passata con la solita pletora di smart working senza nessun’altra distrazione. E per oggi non parliamo della pantomima in atto tra le forze politiche italiane sul ministro della Giustizia, che poi a nostro parere nasconde uno scontro feroce sui contenuti del cosiddetto Decreto Aprile e sulla redistribuzione dei non infiniti fondi disponibili.

Renzi minaccia di staccare la spina durante l’estate per andare a votare a Settembre, tutti gli altri lo trattano come un bluff.. è un gioco pericoloso anche questo. Certo se pensiamo ad un potenziale ritorno del virus in autunno e fino a primavera.. settembre potrebbe essere l’unica finestra per votare e cambiare il governo prima del 2022. Ci fermiamo qui in questo scenario di “fanta-germo-politica”.

Per stasera vi salutiamo con una bellissima immagine al tramonto con in primo piano la sede della Banca Centrale Europea a Francoforte. Speriamo che sia di buon auspicio. Per oggi è tutto, amici tenete come sempre duro e a domani.

Giorno Cinquantotto – Siamo ancora in lockdown

Cari lettori e amici tutti, ebbene sì, grazie ai prodigi dello smart working oggi siamo usciti solo per andare a correre ma abbiamo potuto lavorare da casa come fossimo ancora in lockdown. Una situazione ovviamente temporanea che non potrà proseguire nei prossimi giorni ma per oggi abbiamo evitato le insidie dell’esterno.

Ci preoccupano un po’ le affermazioni del prof. Crisanti, il virologo dell’Università di Padova che ha tanto contribuito alla ridotta diffusione del virus in Veneto, che ha sostanzialmente detto che non è molto convinto della bontà di questa apertura. Speriamo francamente che si sbagli perchè se la settimana prossima ricominciano a salire i contagi qui la situazione si farebbe assai difficile.

Nel frattempo però siamo finalmente arrivati al redde rationem con la Germania, che domani annuncerà la sentenza della sua Corte Costituzionale sulla legittimità del comportamento della BCE e del suo acquisto illimitato di bond, ecc. ecc. Qualcuno che conosce già il pronunciamento domani guadagnerà qualche miliardo di Euro senza fare troppa fatica, gli basterà avere scommesso oggi nella direzione giusta.

Se la Corte tedesca dichiarasse incostituzionale il comportamento della BCE.. l’Europa finisce domani quindi sarebbe un gran brutto colpo per tutti, mercati compresi. Ci auguriamo che la Merkel, che in fin dei conti proviene dai ranghi della vecchia Germania Est e dai suoi efficienti servizi segreti, abbia provveduto ad adeguate “operazioni di convincimento” dei giudici in disaccordo con la BCE, perché, per quanto siamo in disaccordo con larga parte dell’Europa, se dobbiamo fare una scelta di distruggerla sarebbe meglio che questa scelta la facessimo noi come italiani vendendoci al miglior offerente e non lasciando ai tedeschi la prima mossa.

Una Germania che distruggesse l’Europa in un colpo solo come questo, tra l’altro, avrebbe poche alternative all’annessione dei territori satelliti che le servono necessariamente, tra i quali spicca gran parte del Nord-Est. E state tranquilli che nei governatori leghisti una “simil annessione” da parte della Germania avrebbe immediatamente gran presa. Seguirebbe disfacimento dell’Italia, ecc. ecc.

Insomma, per non scatenare un risiko intercontinentale dai risultati assai incerti.. sarà meglio che la signora Merkel abbia provveduto a convincere i giudici in anticipo, ecc. Citando un noto membro veneto della vecchia Democrazia Cristiana “La Democrazia va bene ma la Democrazia Guidata va ancora meglio”. E poi non si dica che non siamo democratici! 😀 😀 😀

Ritornando alle nostre piccole cose la giornata, oltre al già menzionato smart working, ha girato attorno all’epica puntata di Homeland di stasera, assolutamente straordinaria come le ultime e ancora più eccezionale nel settare il tono per le ultime tre puntate che mancano alla conclusione della stagione e della serie. Sky Italia, se ci leggi falle vedere tutte lunedì prossimo!

Chiudiamo questo nostro editoriale quotidiano con una bella immagine della Angelona, che, confidiamo, si stia facendo spiegare per bene dal suo sodale Vladimir come convincere eventuali giudici recalcitranti. Non dubitiamo nemmeno per un’istante che domani dalla sentenza della Corte tedesca esca qualcosa di anche lontanamente sgradito a questi due e quindi confidiamo di parlare ancora di Europa domani sera. Per oggi è tutto, come sempre tenete duro e restate con noi.