Giorno Venti – Daremo dei bacioni all’Europa?

Mai come oggi l’Europa come ideale è stata a rischio di un completo disfacimento.

Intanto il presidente Mattarella ha mollato delle mazzate micidiali oggi ai nostri partner europei. Il buon Macron, premier di uno stato ampiamente fallito (anche lui) ha fatto chiaramente capire che sta con noi, ovviamente in maniera interessata perché ha bisogno degli stessi fondi che servono a noi e quindi adesso sta agli sciacalli del Nord Europa decidere cosa fare. Mai come oggi l’Europa come ideale è stata a rischio di un completo disfacimento.

A guardare la questione secondo logica non vediamo come gli stati del Nord possano rifiutare l’aiuto che e’ stato richiesto, visto che dal punto di vista geopolitico hanno un assoluto bisogno dell’Italia e della sua posizione geografica, totalmente strategica nel mediterraneo. Eppure l’impressione è che il danno sia già stato fatto e che dal punto di vista politico siamo già oltre il punto di non ritorno.

Poi magari lunedì la BCE ci smentisce e annuncia l’helicopter money per tutto il continente ma chissà perché ci crediamo molto poco. Chissà se le immense parole di Papa Francesco oggi avranno fatto capire al mondo che bisogna cambiare rotta? Non vi nascondiamo l’emozione nel vedere le straordinarie immagine della benedizione urbi et orbi e nel poter testimoniare di avere visto qualcosa del genere nella nostra vita.

In questo weekend si faranno le sorti dell’Europa in chissà quali segrete stanze e noi, umili spettatori, vedremo lunedì come i media di regime ci venderanno le decisioni che sono state prese. Come diceva lo slogan della Biennale d’Arte di Venezia del 2019 “May you live in interesting times”.. e noi sicuramente ne stiamo vivendo di incredibili.

Cosa aggiungere al resoconto della giornata di oggi? La solita quantità di smart working, tre ore per andare al supermercato a comprare le pastiglie per la lavastoviglie e il detersivo per la lavatrice e in serata la visione di Yellowstone con un immenso Kevin Costner. Avevamo detto che questa è la sua più grande prova d’attore ma dalla regia ci hanno ricordato “Bull Durham” e “A perfect World”, a cui ci aggiungiamo anche “For love of the game”. Ma è possibile che se questa bellissima serie HBO continua così diventerà veramente la parte della vita per il buon Kevin.

Come abbiamo promesso ieri sera, visto che la sig.ra Merkel con i suoi lacchè non si decide ad aiutarci e quindi siamo sempre sulla strada di diventare nel giro di un mese un protettorato misto russo-americano, la sobria scelta musicale cade su Kalinka, storica e forse la più celebre canzone russa, nella stupenda versione del Coro dell’Armata Rossa, che tanto già scorazza per le nostre strade al momento e quindi ci prendiamo un po’ in anticipo nell’acclamarli, metti caso che si rendesse necessario :))))

Giorno Diciannove – I carri armati sovietici possono pure rimanere

Perdonate la discreta imprecisione nel titolo ma volete mettere la soddisfazione di scrivere un titolo simile 🙂 Mai nella vita avremmo pensato di vedere mezzi corazzati russi scorrazzare per l’Italia guidati, per l’aggiunta, da importantissimi generali!

Consentiteci di ritornare seri però. Il fallimento dell’incontro tenutosi oggi in Europa è sotto gli occhi di tutti e la situazione sta andando rapidamente verso il punto di non ritorno. Se gli stati del Nord Europa si intestardiscono a non volere aiutare l’Italia e la Spagna nell’operazione di “risollevamento” dell’economia dopo la tragedia in corso senza pretendere contropartite successive, allora il sentimento antieuropeo nella popolazione sarà assolutamente insostenibile. Persino noi, da sempre sostenitori di una Europa unita anche se da aggiustare, saremmo costretti a cambiare posizione e a chiedere a voce unisona l’uscita dall’Euro.

E a quel punto, francamente, gli americani li abbiamo gia’ in casa (e quanto sarebbero contenti gli americani di vedere distrutta l’Europa in questo modo, perché ricordiamolo che senza l’Italia non esisterebbe piu’ nemmeno l’idea di Europa) ma non sarebbe neanche male tenersi un po’ di russi per garantirsi almeno un po’ di spazio di manovra nel grande gioco geopolitico che ci coinvolgerebbe. E i cinesi, aggiungiamo, non starebbero certo a guardare.

Cosa ne sarebbe dell’Italia a questo punto? Saremmo una colonia russo-americana con una moneta svalutata del 50% rispetto al (se ancora in vita) Euro ed esporteremmo l’impossibile, mentre ovviamente il mercato interno dovrebbe essere significativamente sussidiato (con la Federal Reserve che a quel punto discretamente comprerebbe i nostri bond di nuova emissione).

Scenario fantapolitico? Sicuramente. Impossibile? Neanche un po’ se continua così. Preoccupante? Sicuramente, perché significherebbe dimezzare il risparmio degli italiani e diventare un paese autarchico per un paio di generazioni.

Facciamo che dopo una giornata di più che soddisfacente telelavoro e l’ennesima visione di Indiana Jones e l’Ultima Crociata è meglio chiuderla qua e vedere cosa porta il domani 🙂

Come al solito non può mancare il nostro momento sobrio e rassicurante, che stasera ci viene gentilmente fornito dal Coro dell’Armata Rossa che canta “L’Armata Rossa è la più forte” :-). Se la Merkel insiste a voler distruggere l’Europa sappiate che domani sera siamo pronti se necessario a postare anche Kalinka :-)))))))