Lettori e amici tutti, qui si incomincia veramente a dare i numeri. Governatori che vogliono riaprire le aziende subito, altri vogliono aspettare.. e in tutto questo una enorme frattura tra il Nord produttivo e il Sud che a quanto pare non si sta preoccupando di riaprire in fretta e furia. Riuscirà il virus a creare quella secessione che da tanti anni il Nord va cercando?
La Germania, cari lettori, non ha chiuso, questo è il problema. E quindi tutta la nostra industria della subfornitura per i grandi colossi tedeschi, una volta finite le scorte da spedirgli, deve ricominciare a produrre i pezzi necessari per continuare nella catena. Altrimenti, a malincuore ma doverosamente, i clienti dovranno cercare altri fornitori. E questo provocherebbe un danno economico così grave che le nostre aziende sono persino disposte a rischiare dei contagi in più pur di non perdere queste quote di mercato.
E lo stesso ragionamento vale anche per la Cina, nostro grande cliente di millemila prodotti di vario tipo e genere. Insomma, il Nord deve riprendere a produrre, costi quel che costi. I clienti nel mondo stanno attendendo le nostre viti di precisioni, i nostri componenti per le grandi macchine industriali.. e così via.
Abbiamo però il grande incomodo.. il sig. Coronavirus che, fetente come pochi, è lì in attesa che noi abbassiamo la guardia.. e già vedo i titoli dei giornali ad un secondo round di contagi.. “Apocalisse al Nord!”
E poi abbiamo un piccolissimo problemino, giusto minuscolo minuscolo.. già c’è parecchia rabbia repressa nella popolazione per la situazione… come reagirà il popolo del Nord, leghista ma non solo, ad una situazione in cui si forzano i tempi per andare a lavorare nelle aziende quando invece al Sud si prenderanno un altro mese per essere sicuri che il virus non passi..?
Non vorremmo essere nei panni del nostro Ministro dell’Interno quando pensa a questo problemino.. Ministro che potrebbe già avere i suoi problemi se, verso fine mese, ci fosse una conferma sull’utilizzo dell’oramai famigerato Meccanismo Economico di Stabilità cone le relative conseguenze politiche di cui abbiamo parlato ieri.
Un mezzo golpe modello Monti 2011, una metà del paese che rischia la vita per produrre e l’altra metà no… la situazione è esplosiva! Dobbiamo confidare nella Cul.na Inchia..bile Merkel e nei suoi lacchè per disinnescarla… e siamo ancora più preoccupati!!!
Nel frattempo noi proseguiamo con il nostro solito smart working, preparandoci al mondo che verrà e ai suoi ancora imprevedibili scenari. Se potessimo prepareremmo l’immediata uscita dall’Europa ma purtroppo non tocca a noi decidere. Fosse per noi saremmo già nelle mani degli USA con la dollaro-lira già stampata 🙂 Ma non disperiamo, i politici europei potrebbero essere così incapaci da farlo comunque accadere…
Per stasera vi lasciamo con una curiosità che abbiamo appena scoperto: esiste a Vienna il Palazzo della Secessione (che da quel che abbiamo capito è stato un particolare stile artistico tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento) e a quanto pare è una vera bellezza architettonica da visitare. Eccone la foto. Per oggi è tutto, come sempre tenete duro e a domani!

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